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Immagine del redattoreFrancesca Bibuli

Chi sono?

Aggiornamento: 11 lug 2019

Mi presento, mi chiamo Francesca, sono un' accompagnatrice di media montagna dell'Alto Adige, iscritta all'albo delle Guide alpine. Ho deciso di aprire questo sito internet per farmi conoscere e perché voglio intraprendere questa nuova avventura lavorativa. La mia grande passione è la montagna e tutto ciò che è inerente ad essa. Ormai è diventata la mia seconda casa, appena posso scappo dalla frenesia quotidiana per immergermi nella natura, che sia camminando in mezzo ad un bosco, percorrendo un sentiero o raggiungendo una vetta.

Ma torniamo un po' indietro....come sono diventata un'accompagnatrice di media montagna? Sono nata a Trieste, città di mare, ma è proprio qui che ho iniziato ad approcciarmi alla montagna, camminando nel carso triestino e frequentando i corsi del Gruppo giovanile del CAI di Trieste (iscritta alla sezione dal 1998). Fin da piccola i miei genitori mi hanno portato a camminare tra le Dolomiti e non solo, soprattutto grazie alle gite che mio zio organizzava per il Cral dell'azienda di cui era dipendente. Ed è proprio grazie anche a lui che è nata questa grande passione.

Ho sempre pensato di essere nata nel posto sbagliato e difatti la città cominciava ad essermi stretta, così, compiuta la maggior età, ho deciso di trasferirmi in Alto Adige, dove vivo da ormai otto anni. Mi sono innamorata di questa regione non solo per i suoi magnifici posti, come le Dolomiti, ma anche per le loro tradizioni e la loro cultura. Ho iniziato lavorando come cuoca in malga e nei rifugi ma dopo 7 anni dietro ai fornelli ho deciso che era tempo di vivere la montagna al 100%. Volevo fare un lavoro che mi appagasse e che allo stesso tempo fosse legato alla mia passione, la montagna. Così, quasi per caso, mi sono iscritta al corso di accompagnatrice di media montagna, ho potuto così approfondire la mia grande passione e migliorare le mie conoscenze e competenze in merito. Oltre che condurre le persone in un cammino, vorrei anche educarle e prepararle a rispettare e conoscere la montagna; ad appassionarle ad essa e ad interpretare il suo "carattere". Perché:

"La montagna se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano" Walter Bonatti


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